Moda ed ecologia: due settori che a una prima occhiata potrebbero sembrare non avere nulla a che fare, ma che in realtà, specialmente negli ultimi anni, sono spesso andati di pari passo. Sono sempre di più infatti gli artigiani, gli stilisti e gli imprenditori della moda che si impegnano per cercare soluzioni alternative che permettano loro di coniugare al meglio il loro lavoro e la loro creatività con l’impegno a favore dell’ambiente.
In che modo? Utilizzando materiali riciclati o riciclabili, considerati da molti di “seconda scelta”, ma con un indice di impatto ambientale praticamente pari a zero. I risultati vanno spesso oltre ogni aspettativa.
È il caso, ad esempio, degli orologi in legno che hanno spopolato durante l’estate appena trascorsa e che ancora adesso sono tra gli accessori costruiti con materiali da riciclo più richiesti, dopo il successo degli occhiali e delle cover per smartphone in legno.
L’idea è stata un azzardo ma alla fine si è rivelata essere davvero un colpo di genio: utilizzare, al posto delle classiche vernici, le tonalità del legno per colorare in maniera diversa gli orologi, sfruttando al massimo tutte le varie tipologie, dal pino al ciliegio, passando per l’olmo e la quercia, per avere a disposizione una tavolozza naturale di colori sgargianti e unici.
Ma non è finita qui: vengono utilizzati materiali sostenibili ed ecologici anche nei cinturini, sempre in nome di una linea di pensiero “green” al 100%. E non abbiate paura per gli alberi, sono sempre di più le aziende che si impegnano a piantare un nuovo sempre per ogni orologio venduto. Ripristinare le materie prime che si utilizzano per la costruzione di questi orologi in legno, è del resto il primo passo verso la creazione di un’industria eco-sostenibile e amica della natura.
Associazioni come l’American Forests (un’associazione fondata senza scopri di lucro, che dal 1875 s’impegna nella conservazione forestale sul suolo degli Stati Uniti d’America) e la Trees for the Future (associazione che si occupa di realizzare progetti ecosostenibili nelle scuole) usufruiscono delle donazioni di queste aziende per lo sviluppo di nuove foreste e la creazione di una serie di progetti atti a proteggere la natura.
Le scelte ideologiche intraprese da questi imprenditori, che vogliono tutelare le aree verdi che ci permettono di respirare aria pulita tutti i giorni, con il passare degli anni dovrebbero sempre essere più incentivate da parte dei governi e dalla comunità europea. Solo così si potrà vincere questa battaglia fondamentale per il nostro futuro.