Minacce stupro a Bebe Vio: la pagina è stata chiusa solo dopo che il Codacons ha presentato un esposto alla Procura
È l’ennesimo caso di cyberbullismo, un caso tuttavia ancora più importante perché reso ancor più brutale a causa dei difetti ed handicap fisici del soggetto a cui è rivolto: stiamo parlando del caso che è esploso negli ultimi giorni in merito alla decisione – da parte di alcune persone ritenute responsabili ed oggi ricercate – di aprire una pagina Facebook per incitare all’odio nei confronti di Beatrice Vio, la campionessa di scherma italiana e mondiale, che dall’età di undici anni combatte contro le conseguenze di una grave forma di meningite.
Ma il “bello” non è ancora arrivato: alla richiesta del Codacons fatta a Facebook per cancellare quella pagina, il social ha risposto che essa non vietava gli standard della comunità e che pertanto non si sarebbe proceduto alla sua eliminazione. Così, l’associazione ha deciso di fare un esposto alla Procura della Repubblica, ottenendo la rimozione della pagina e l’avvio delle indagini per verificare gli ideatori di tale scempio.