Il termine è divenuto sempre più noto, ma non sempre a tale diffusione è corrisposta una identica consapevolezza di ciò che si finisce con l’avere davanti. Il nostro riferimento è naturalmente alle ICO, uno “strano” fenomeno tipico degli ultimi anni, che molti investitori guardano con soddisfazione, e altri con crescente disinteresse e scetticismo. Ma che cosa sono le ICO? E che cosa è bene tenere a mente prima di partecipare a queste operazioni?
Cerchiamo di svelare tutto ciò che dovete sapere in una breve guida a queste “offerte”!
Che cosa sono le ICO
Partiamo dalle basi. Una ICO (acronimo di Initial Coin Offering, offerta iniziale di monete) è un concetto di recente introduzione nel panorama prevalente dei progetti di crowdfunding, con particolare dedizione al mondo delle criptovalute.
Con questa terminologia si suole infatti rivolgersi allo scenario in cui un’azienda che sta per rilasciare un proprio progetto, richieda un finanziamento alla rete in cambio del rilascio di appositi “token“, o gettoni, che a sua volta potranno essere convertiti in altre criptovalute, o in servizi della stessa azienda.
Si tratta pertanto di una modalità di finanziamento per l’azienda che avvia la ICO e, per gli investitori / sottoscrittori, della possibilità di ottenere una ricompensa piuttosto redditizia se l’azienda stessa avrà successo.
Come sono andate le ICO
Anche se di ICO si parla soprattutto nel corso degli ultimi 2 anni, in realtà il primo progetto è del 2013 e ha avuto come protagonista Mastercoin, che proprio mediante questa offerta iniziale di moneta è riuscita a reperire sul mercato ben 5 milioni di dollari in Bitcoin. Nel 2014 è poi stata la volta della più nota Ethereum, mentre è del 2016 l’esito dell’ICO di Waves.
Su tutte, però, probabilmente l’ICO più famosa è proprio quella di Ethereum, una delle più diffuse e capitalizzate concorrenti del Bitcoin: il suo lancio, tra luglio e settembre del 2014, ha permesso di distribuire circa 60 milioni di token, con un controvalore di ben 18 milioni di dollari in Bitcoin.
All’epoca ogni token fu venduto a un prezzo di circa 30-40 centesimi di dollaro per gettone: il prezzo di ogni token è poi aumentato in maniera esponenziale, tanto che a distanza di due anni da quell’operazione ogni gettone era già valutato quasi 400 dollari!
Avvertenze prima dell’ingresso nelle ICO
Il caso di Ethereum potrebbe far venire a qualcuno di voi l’idea che le ICO siano la trovata del secolo e, forse, il miglior modo per poter guadagnare del denaro in maniera facile e senza rischi.
In realtà – purtroppo per voi (e per noi) – così non è. I profitti delle ICO non sono affatto garantiti, ed è molto facile che una campagna ICO possa fallire.
Proprio per questo motivo è essenziale cercare di avvicinarsi alla ICO con la giusta consapevolezza del rischio che si potrebbe correre, analizzando chi è il proponente / emittente, quali sono i suoi progetti, chi sono i partner, quali sono i soggetti sponsor, e così via.
Dove potete trovare nuove ICO
I progetti di crowdsale possono essere trovati in una delle tante piattaforme che sono nate proprio per poter permettere agli interessati di trovare… pane per i loro denti.
Da Token Market a ICO Traker, ci sono decine di diversi siti ai quali potete rivolgere la vostra attenzione alla ricerca della ICO che, magari, potrebbe fare al caso vostro. Inoltre, prima di iniziare, Vi consigliamo di leggere una delle moltissime guide online, come questa guida ai migliori brokers criptovalute.
Dateci un’occhiata attenta e, se siete realmente interessati, assumete tutte le informazioni del caso prima di scommettere sull’esito positivo dell’offerta. Ne varrà sicuramente la pena, e vi eviterà sgradite sorprese determinate da un atteggiamento troppo superficiale…