Da qualche anno a questa parte, la crisi ha portato molte persone a riflettere in merito alla possibilità di investire. Il motivo è molto semplice: le entrate frutto del lavoro non sono sempre sufficienti a garantire sostentamento sia alle singole persone, sia alle famiglie.
Alla luce di ciò, si parla sempre più spesso di investimenti. Tra gli asset più nominati, troviamo l’oro. Come mai conviene metterlo al centro dei propri investimenti. Se stai cercando maggiori informazioni in merito, nelle prossime righe puoi trovare qualche chiarimento.
Perché conviene investire in oro
Quando si parla di investimenti in oro, si inquadra un’ottima soluzione per chi vuole diversificare il proprio portafoglio. L’oro, come ricordato dalla Banca d’Italia, ha un ruolo centrale quando si parla delle riserve delle banche centrali. Il motivo è molto semplice e riguarda il fatto che consente di diversificarne la composizione.
Tra gli altri vantaggi della scelta di investire in oro è possibile ricordare il forte potere di acquisto di questa materia prima. Considerato una vera e propria assicurazione nell’eventualità di una crisi finanziaria, l’oro ha una liquidità senza eguali in tutto il mondo.
Inoltre, si tratta di un investimento esente da IVA. L’affermazione in questione va considerata quando si discute di investimenti in oro fisico, convenienti ma non certo l’unica alternativa a disposizione di chi vuole puntare su questa materia prima.
Investimenti in oro: le alternative da considerare
Oltre agli investimenti in oro fisico, è bene prendere in considerazione anche quelli che prevedono il ricorso ai CFD (Contracts for Difference). Cosa sono? Strumenti derivati che consentono di replicare l’andamento di un asset, in questo caso la materia prima oro, senza bisogno di acquistarlo.
Questo è un vantaggio per un duplice motivo. Da un lato, si risparmiano le ingenti somme necessarie per acquistare fisicamente l’oro – i CFD sono strumenti praticamente gratuiti – dall’altro ci si tutela dalla volatilità che, anche se in maniera meno forte rispetto ad altre situazioni, è comunque presente.
L’utilizzo dei CFD è molto semplice. Per guadagnare è necessario azzeccare l’andamento del prezzo dell’oro. Se si prospetta una sua crescita, bisogna aprire la posizione long o di acquisto. In caso contrario, invece, è necessario aprire la posizione short, ossia di vendita allo scoperto.
Per utilizzare questi strumenti, è necessario iscriversi agli appositi broker che fungono da intermediari tra i mercati e gli utenti finali. Le suddette piattaforme richiedono il versamento di un deposito minimo di poche centinaia di euro.
Compro oro
Basta fare un giro per le strade delle grandi città – ma anche per quelle di molti centri urbani di piccole dimensioni – per accorgersi che il numero dei compro oro non diminuisce di certo.
Questi esercizi, letteralmente esplosi a seguito dello scoppio della crisi del 2008, rappresentano un punto di riferimento molto interessante per chi vuole investire in oro. Come sopra ricordato, si trovano soprattutto nelle grandi città e il motivo è molto semplice. I centri urbani in questione forniscono maggiori garanzie per quanto riguarda il passaggio di potenziali clienti.
Per aprire un compro oro in Italia non è necessario essere in possesso di competenze tecniche particolari. Fondamentale è però considerare alcuni adempimenti normativi, come per esempio il possesso dell’iscrizione al Registro degli Operatori Compro Oro, obbligatoria dal settembre 2018.
Degna di nota è anche la necessità di sottoporre le bilance a dei controlli periodici. In questo caso, è necessario rivolgersi all’Ufficio Metrico della locale Camera di Commercio.
Per il resto, non rimane che scegliere se rivolgersi a un franchising o aprire un’attività ex novo. Nel primo caso, si ha il contro di dover seguire regole molto rigide ma il pro dell’investimento contenuto e del fatto di essere seguiti a livello di formazione.