Il 2017 sarà un anno davvero molto importante per il Giro d’Italia. La storica competizione raggiungerà infatti la sua 100° edizione, presentata nei giorni scorsi dal nuovo presidente di Rcs Urbano Cairo.
Cerchiata in rosso è la 16° tappa, Rovetta-Bormio, con due vette sopra i 2.500 metri, senza contare poi i 1655 metri sul massiccio abruzzese del Blockhaus alla 9° tappa e quasi duemila metri sull’Etna alla 4° tappa.
Francesco Moser, in un’intervista, ha fatto trapelare i suoi dubbi: “In questo Giro c’è troppa salita”. I campioni del presente invece non si sbilanciano e Fabio Aru di Astana si limita a commentare dicendo che di tratterà di “un Giro impegnativo”. Più o meno sono gli stessi ragionamenti del rivale e ormai ex compagno di squadra Vincenzo Nibali, che alla 5° tappa avrà la possibilità di arrivare nella sua Messina in maglia rosa.
“Un Giro troppo duro? Ci sono dei passaggi veramente impegnativi” ha detto il vincitore delle edizioni 2013 e 2016, pronto per il ritiro con il nuovo team, Bahrain Merida. “È duro, ma le due cronometro danno equilibrio. È simile a quelli che ho vinto in passato. Bisogna essere pronti dall’inizio alla fine. Se si partecipa bisogna arrivare con una condizione invidiabile”.